Concorso medici di PS: 14 posti assegnati su 128 - Salemi: "Non bastano i Piani straordinari, servono incentivi per i medici"

28 giugno 2020

“Se il buongiorno si vede dal mattino, per il piano della sanità di Zaia rischia di non essere una gran bella giornata”. Così la consigliera regionale Orietta Salemi, che ha da poco ufficializzato la sua adesione a Italia Viva, commenta l’esito del concorso pubblico promosso dall’Azienda Zero per medici di pronto soccorso: su 128 posti a tempo indeterminato a disposizione, i candidati ammessi sono stati 65 e solo 14 sono stati assegnati in tutta la regione (in particolare, nell’Ulss 9 è stato coperto solo un posto su 20). “Questi numeri dimostrano che qualcosa non sta funzionando – sottolinea Salemi -.

pronto soccorso

Il Presidente Zaia, nel suo messaggio quotidiano urbi et orbi, annuncia in pompa magna un grande piano di potenziamento della sanità, ma lo invito ad andare al ‘vedo’. Questo concorso dimostra che non c’è il personale, che manca il capitale umano per fare una programmazione come quella indicata dal Presidente. Spesso e volentieri, la Regione vuole smarcarsi dal Governo e da Roma: lo faccia anche su questo, assumendosi con coraggio la responsabilità di mettere in campo strumenti innovativi per attirare e incentivare i medici e rendere appetibili i posti a concorso

Senza il personale i progetti rimangono sulla carta, soprattutto in un ambito come quello della cura e dell’assistenza dove le persone fanno la differenza, come abbiamo visto anche nella fase di emergenza che ancora stiamo vivendo. Da tempo denunciamo le gravi carenze di personale che segnano la nostra sanità, negli ospedali e nei servizi territoriali. Potenziare il sistema significa certo indire i concorsi per i medici, ma anche fare i conti con quello che si ha a disposizione: se si progetta una casa avveniristica, ma manca la materia prima per costruirla, si deve avere anche il coraggio di dire cosa inventarsi o come attivarsi per procurarsela: diversamente si presenta un libro dei sogni o, peggio, si fa pura propaganda”.