Salemi contro soluzione Zaia

“Per tamponare la carenza medici in Veneto, ancora una volta Zaia propone il suo metodo da spaccamontagne, come già fatto a suo tempo sull’autonomia. Si procede testardamente con i ‘coup de teatre’ in modo unilaterale senza pensare che, per una crisi sistemica come quella che la sanità sta attraversando, c’è prima di tutto bisogno di confrontarsi con chi gestisce la formazione, come le  scuole di medicina dei nostri due atenei, e con chi ogni giorno si misura coi problemi nei servizi, nei reparti, in corsia. In ospedale e sul territorio. Per colmare la carenza dei medici occorreva davvero un piano Marshall, come dice sempre Zaia, con tanto di protocolli emergenziali con Università e Ordini professionali”.

Così la vicecapogruppo del PD in Consiglio regionale Orietta Salemi interviene a seguito delle proposte di Università, sindacati e Ordini professionali sulla delibera regionale che prevede portando in corsia medici non specializzati.

“La strada per una soluzione vera alla carenza medici si poteva trovare, e da subito, se si fosse attivato all’indomani del bilancio di dicembre scorso un percorso condiviso tra Regione e soggetti preposti alla formazione medico-sanitaria – spiega Salemi -. Già in finanziaria c’era infatti un provvedimento che prevedeva interventi straordinari per supplire alla carenza dei medici negli ospedali e nelle aree decentrate scoperte dalla medicina di base. Da dicembre a oggi bastava sedersi a un tavolo e costruire le soluzioni più eque e indolore, legittimate da procedure che tengono conto del valore della formazione specialistica post laurea. Le soluzioni potevano essere molteplici, con percorsi anche di impegno misto tra formazione teorica e attività lavorativa, ma rigorosamente concordati  e sotto la attenta vigilanza della scuole di specialità. Occorreva gradualità anche in questo caso e non la consueta smargiassata che butta la pietra nello stagno senza risolvere il problema, anzi creandone a ruota molti altri. A cominciare dall’inasprimento dei rapporti con il mondo della sanità pronto a presentare ricorsi”.

“Ma, ahimè alle trovate di agosto ci stiamo abituando – conclude Salemi -. E anche Venezia non poteva essere da meno di Roma per via di colpi di scena in questa estate anomala, non solo per il caldo africano”.